L'avallo è una garanzia personale di pagamento che una terza persona dà al creditore attraverso una dichiarazione scritta e firmata su una cambiale.
Attraverso questa dichiarazione la terza persona assicura al creditore che, in caso di inadempimento – cioè se il debitore non paga quella cambiale – prenderà il suo posto versando quanto dovuto.
La presenza di un avallo tranquillizza in qualche modo il creditore, soprattutto se chi offre questa garanzia personale è una persona considerata affidabile.
Ad esempio, Fabio ha un debito con Giovanni per il quale deve firmare una cambiale di pagherò, ma ha la fama di essere ritardatario nei pagamenti. Suo cugino Michele – medico stimato da tutti e con una posizione economica solida – decide allora di aiutarlo firmando questa cambiale "per avallo". Giovanni avrà così la certezza che, se Fabio non dovesse saldare il debito, potrà comunque recuperare il credito chiedendo il pagamento della cambiale a Michele.
La persona che dà questa garanzia viene chiamata avallante e diventa a questo punto un "obbligato cambiario", cioè un soggetto che ha il dovere di pagare quella cambiale tanto quanto la persona che ha assunto per prima quell'obbligo (il debitore avallato).
Con l'avallo nasce quindi una nuova obbligazione, perché l'avallante assume in questo modo l'obbligo di intervenire se il debitore originario diventa inadempiente.
L'obbligazione dell'avallante è "accessoria": viene considerata al secondo posto rispetto a quella del debitore.
A differenza della fideiussione, però, pur essendo accessoria è comunque anche "autonoma". Questo significa che, anche se l'obbligazione del debitore dovesse poi risultare invalida, non ci sarebbero conseguenze per quella dell'avallante: l'obbligazione che assume Michele con l'avallo, infatti, continua ad essere considerata valida anche in questo caso.
Potrebbe sparire solo se la prima obbligazione del debitore originario risultasse proprio nulla "per vizio di forma", cioè per colpa di un errore compiuto nel momento in cui è nato quell'obbligo di pagare il creditore (ad esempio perché il contratto tra debitore e creditore è stato compilato in maniera errata).
Un avallo per essere valido deve essere trascritto sulla cambiale con la voce "per avallo" o altre formule simili.
Deve inoltre essere indicato anche il nome delle persona per la quale si sta dando questa garanzia. Se questo nome non viene indicato, infatti, l'avallo verrà considerato dato per il traente, cioè per chi ha emesso la cambiale.
E' infine necessaria la firma dell'avallante.
Oltre all'avallo, può esserci anche un coavallo: più persone, infatti, possono decidere di dare la propria garanzia personale per un'unica cambiale di un unico debitore. In questo caso, queste persone assumono nella cambiale una posizione di pari grado ed il rapporto che si instaura tra loro sarà considerato "solidale": ciascuna di loro, infatti, potrà essere chiamata a pagare quella cambiale per intero.