Contratto di rappresentanza

Contratto di rappresentanza: essere rappresentati da qualcuno in un contratto

La rappresentanza nel contratto

La rappresentanza è una particolare operazione giuridica grazie alla quale una persona riceve da un'altra il potere di compiere una o più azioni per conto suo. La persona incaricata viene chiamata rappresentante, mentre rappresentato è chi gli attribuisce questo potere.

Nel contratto la rappresentanza si ha quando la persona che dovrebbe stipularlo incarica un'altra di concluderlo al posto suo. Per concludere un contratto è necessaria la dichiarazione della volontà delle parti. La volontà della persona rappresentata può, quindi, essere espressa dal rappresentante.

Esistono vari tipi di rappresentanza, distinti in base al modo in cui si realizzano o alle situazioni specifiche. I principali sono:

Gli effetti del contratto ricadono sul rappresentato o sul rappresentante in base al modo in cui è stato preso il posto di quella persona, cioè se si tratta di:

Se il contratto presenta "vizi della volontà" - cioè difetti o errori nella dichiarazione di volontà rilasciata per conto del rappresentato – le conseguenze ricadono sul rappresentante. Ciò accade perché, anche se è vero che spesso la persona incaricata ha ricevuto istruzioni dal rappresentato su come muoversi in quel contratto (quindi sulla sua natura, sul contenuto, sulle pattuizioni da inserire, ecc.), comunque interviene con la sua volontà e le sue facoltà di valutazione.

Può esserci anche una rappresentanza senza potere: una persona agisce in nome di un'altra senza aver ricevuto da lei quest'ordine. Questa operazione dovrebbe essere automaticamente considerata inefficace per eccesso o difetto di potere, ma il rappresentato può comunque decidere di ratificare (quindi confermare) quell'atto a suo favore con effetto retroattivo.

I casi in cui si può essere rappresentati da un'altra persona nel contratto sono vari. Di seguito elenchiamo le forme di rappresentanza più utilizzate:

Contratto di rappresentanza: Elenco Avvocati e Studi Legali
Contratto di franchising
È il contratto col quale un imprenditore (franchisor), previo compenso, accorda ad un altro imprenditore (franchisee) il diritto di vendere i suoi prodotti o servizi, usando il suo marchio e i suoi segni distintivi. Es. le catene di negozi uguali in Italia e all’estero: calze, fast food, ecc.
Finanziamento: cos’è
Il finanziamento è un prestito di denaro (per l’acquisto di beni o servizi o per bisogno di liquidità) che una banca o altro ente di credito, concede a una persona (fisica o giuridica) a specifiche condizioni. Tra queste è prevista la restituzione del prestito in rate mensili entro un termine dato.
Prestito fiduciario: cos’è
È un finanziamento non finalizzato (non legato ad un acquisto) che viene concesso al richiedente sulla semplice fiducia: l’istituto di credito non pretende garanzie materiali, ma solo i documenti che dimostrino la sua posizione sociale, economica e la possibilità di rendere il prestito.
Contratto di comodato
È un accordo tra due parti in forza del quale una (comodante) cede all’altra (comodatario) il diritto di uso (non la proprietà) di un certo bene (es. auto), cioè lo presta per un tempo prestabilito (es. 1 anno) oppure per un uso specifico (es. solo per andare al lavoro). Il comodato è gratuito.
Prestito: cessione del quinto
È una forma particolare di finanziamento personale, non finalizzato, che viene concesso ai lavoratori dipendenti (pubblici e statali) e pensionati. Le rate del prestito vengono scalate mensilmente, nella proporzione di un quinto, direttamente dallo stipendio, salario o pensione.
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