Il contratto di spedizione è un accordo attraverso il quale una persona - chiamata committente - ordina ad un'altra - detta spedizioniere - di concludere un contratto di trasporto per conto suo e di compiere tutte le operazioni accessorie necessarie per svolgere un lavoro di questo tipo, ad esempio imballare per bene la merce, seguire le eventuali pratiche doganali, ecc.
Questo tipo di contratto è un mandato "senza rappresentanza": la persona incaricata, infatti, deve stipulare il contratto di trasporto per conto del committente, ma non in nome suo. Di conseguenza, gli effetti di questa operazione giuridica ricadranno proprio su di lei: se Fabio riceve da Luca l'incarico di spedire 10 bottiglie d'olio, dovrà stipulare il relativo contratto di trasporto con il vettore - cioè con chi dovrà eseguire materialmente il trasferimento - e preoccuparsi di imballarle per bene; se le bottiglie dovessero poi giungere a destinazione danneggiate per colpa di un cattivo imballaggio, verrebbe considerato responsabile del danneggiamento proprio Fabio.
Il contratto di spedizione è un contratto a titolo oneroso. Lo spedizioniere, infatti, compie quella operazione giuridica in cambio del pagamento di una somma di denaro, pattuita con il committente. Questa somma deve comprendere anche le operazioni accessorie che gli sono state richieste (quindi, ad esempio, anche ciò che verrà speso per imballare la merce) nonché il rimborso per tutte le altre spese che potrebbero essere necessarie per concludere il contratto di trasporto.
Con il contratto di spedizione lo spedizioniere assume vari obblighi, primo tra tutti quello rispettare in modo preciso le istruzioni che ha ricevuto dal committente.
Se il committente non ha dato indicazioni dettagliate su come comportarsi per eseguire l'incarico, lo spedizioniere deve comunque preoccuparsi di agire nel suo interesse.
Ha, inoltre, l'obbligo di custodire quelle cose fino al momento in cui non verranno consegnate al vettore per essere trasportate altrove.
La forma di mandato di spedizione più diffusa è quella in cui lo spedizioniere non è un vettore.
In questo caso riceve semplicemente l'incarico di portare a termine il contratto di spedizione e di svolgere operazioni accessorie. L'incarico, però, può anche essere revocato, ma solo se non è stato ancora concluso il contratto per il trasporto della merce. In caso di revoca, lo spedizioniere ha il diritto di ricevere una somma di denaro come pagamento per tutte le attività che ha già compiuto fino a quel momento.
Lo spedizioniere può anche assumere il ruolo stesso di vettore.
In questo modo assume l'obbligo aggiuntivo di trasportare la merce oltre che spedirla, per cui dovrà anche garantire che quelle cose giungeranno a destinazione senza subire danni.