I contratti tipici e atipici
Le norme generali per la creazione di un contratto sono dettate dal nostro Codice Civile, all'interno del quale vengono precisati quali sono gli elementi essenziali che devono contenere obbligatoriamente tutti i contratti per essere considerati validi dalla legge (accordo, causa, oggetto, forma) e quali, invece, quelli facoltativi (condizione, termine, modo).
Alcuni contratti sono disciplinati in modo preciso dal nostro ordinamento in quanto considerati più importanti rispetto ad altri o comunque generalmente più utilizzati. Si tratta dei cosiddetti "contratti tipici" (chiamati anche "nominati"), che possono nascere anche da leggi create nel corso del tempo. Le regole dei contratti tipici si applicano nel momento in cui le persone che stanno stipulando un accordo non ne prevedono altre.
Esiste, infatti, anche la possibilità di dar vita a "contratti atipici", cioè tipi di accordo non previsti dal Codice Civile. In questi contratti le parti coinvolte possono decidere liberamente quale contenuto inserire, a patto che si tratti comunque di qualcosa di legale e che riguardi interessi che meritano di essere tutelati, come gli interessi economici. Anche i contratti atipici, però, devono seguire alcune regole della formazione di un contratto. In modo particolare, devono contenere gli elementi essenziali obbligatori.
Di seguito elenchiamo quali sono i contratti tipici e atipici maggiormente utilizzati in Italia:
- Il contratto di compravendita, quando la proprietà di un bene passa da una persona a un'altra in cambio di una somma di denaro;
- Il contratto di riporto, ovvero la compravendita di titoli di credito;
- Il contratto di permuta, che consiste nel semplice scambio della proprietà di cose o di diritti tra 2 persone;
- Il contratto estimatorio, per via del quale una persona consegna un certo numero di beni mobili a un'altra, che dovrà restituirli entro un termine stabilito sul contratto oppure pagarne il prezzo;
- Il contratto di somministrazione, quando una persona viene pagata per eseguire una prestazione, ovvero dare, fare o non fare qualcosa in favore di qualcuno;
- Il contratto di concessione di vendita, con il quale da un lato un imprenditore si impegna a consegnare un certo numero di prodotti, dall'altro il rivenditore assume l'obbligo di ordinarne una quantità minima, venderli in una zona specifica, offrire anche assistenza alla clientela;
- Il contratto di franchising, grazie al quale un rivenditore entra nella catena distributiva di un produttore, pagando in cambio una somma fissa ed una percentuale sulle vendite;
- Il contratto di factoring, attraverso il quale un professionista assume l'incarico di gestire i crediti di un imprenditore e s'impegna a consegnarli in seguito il relativo importo, dal quale potrà trattenere una percentuale;
- Il contratto di leasing, in base al quale un imprenditore permette a qualcuno di utilizzare un suo bene fino ad un termine concordato;
- Il contratto di forfaiting, con il quale l'imprenditore cede un credito nato dall'esportazione di un suo prodotto ad un isituto finanziario; l'istituto gli consegna in cambio l'importo corrispondente, trattenenedo dallo stesso un tasso d'interesse;
- Il contratto di engineering, quando un soggetto viene incaricato di dar vita ad un progetto per un'opera di pubblica utilità, in cambio di un compenso;
- Il contratto di appalto, in base al quale un appaltatore assume l'obbligo di realizzare un'opera o fornire un servizio, organizzando i mezzi necessari per eseguire il lavoro e gestendo tutto a suo rischio, in cambio del pagamento di una somma di denaro;
- Il contratto d'opera, simile al contratto di appalto, ma differente dal punto di vista del soggetto incaricato, in quanto può essere stipulato solo con lavoratori autonomi, come artigiani o professionisti;
- Il contratto di trasporto, attraverso il quale una persona, dietro compenso, s'impegna a trasferire merci o persone da un luogo a un altro;
- Il contratto di deposito, con il quale semplicemente un individuo incarica un altro di custodire un suo bene per un certo periodo;
- Il contratto di mandato, stipulato quando una persona riceve da un'altra l'incarico di eseguire operazioni giuridiche al posto suo;
- Il contratto di commissione, simile al mandato ma riguardante solo la compravendita. Con questo contratto, infatti, una persona viene incaricata di vendere o acquistare qualcosa per conto di un'altra;
- Il contratto di spedizione, attraverso il quale si incarica qualcuno di concludere un contratto di trasporto al proprio posto e occuparsi anche di tutte le attività collegate, come l'imballaggio delle merci;
- Il contratto di mediazione, quando un individuo assume il ruolo di mediatore, ovvero fa sì che altre persone entrino in contatto tra loro per concludere un affare. Se l'affare va in porto, il mediatore ha il diritto di essere pagato;
- Il contratto di comodato, attraverso il quale una persona permette a un'altra di utilizzare un suo bene mobile per un certo periodo oppure per raggiungere uno specifico scopo;
- Il contratto di mutuo, grazie al quale una persona riceve una certa quantità di denaro o di beni, impegnandosi a consegnare/restituire cose della stessa specie e qualità entro una scadenza concordata;
- Il contratto di transazione, stipulato quando due persone decidono di metter fine ad un conflitto tra loro o prevenire eventuali scontri futuri, facendosi delle concessioni a vicenda;
- Il contratto di locazione, in base al quale una persona può utilizzare un bene mobile o immobile altrui per tot tempo, pagando in cambio un canone periodico.
Contratti Tipici e Atipici: Elenco Avvocati e Studi Legali
Somministrazione continuativa
È un contratto avente per oggetto prestazioni che si protraggono ininterrottamente per tutta la durata del contratto. Non vi è soluzione di continuità (ovvero non viene interrotta la continuità). Ne sono esempio i contratti per la fornitura quotidiana di gas, luce ed acqua.
Pegno: che cos’è
È un contratto che viene stipulato tra debitore e creditore in base al quale il primo dà al secondo un bene materiale (pegno) a garanzia di pagamento di un debito. Se il debitore paga, il bene gli viene restituito; se non paga, il creditore trattiene il bene e può venderlo.
Prestito fiduciario: cos’è
È un finanziamento non finalizzato (non legato ad un acquisto) che viene concesso al richiedente sulla semplice fiducia: l’istituto di credito non pretende garanzie materiali, ma solo i documenti che dimostrino la sua posizione sociale, economica e la possibilità di rendere il prestito.
Contratto di compravendita
Anche detto di vendita, questo è il contratto più diffuso e utilizzato. Ha per oggetto la vendita di beni (mobili e immobili) e il passaggio di proprietà da una persona ad un’altra, dietro pagamento. La vendita può riguardare beni già esistenti o ancora da creare (es. casa).
Contratto di appalto: cos’è
È un accordo stipulato tra una parte (committente, può essere una persona o un ente) e un’altra (appaltatore, in genere un’impresa) affinché l’appaltatore realizzi per il committente un’opera (es. costruzione casa) o un servizio (es. mensa scolastica), dietro compenso.