Il matrimonio tra stranieri (o Italiani e stranieri) in Italia
Un matrimonio tra un italiano ed uno straniero o tra due stranieri in Italia, può essere celebrato solo se non ci sono motivi validi per legge per impedirlo. È necessario, quindi, avere età minima, sanità mentale, una delle due persone non deve essere già sposata legalmente con un'altra e non deve essere stata condannata o processata per omicidio o tentato omicidio del precedente coniuge. I futuri sposi, inoltre, non devono avere legami di parentela troppo stretti tra loro.
Il paese di origine. Questo tipo di matrimonio deve rispettare anche le leggi del paese d'origine del cittadino straniero. Per questo bisogna consegnare all'ufficiale di stato civile italiano un documento rilasciato nel proprio paese d'origine nel quale si dichiara che in quello Stato non c'è alcun motivo per impedire il matrimonio.
Infine, se il cittadino straniero ha residenza o domicilio in Italia, devono esserci le pubblicazioni nel comune di competenza.
Vedi anche: Matrimonio di Italiani all’estero.
Matrimonio stranieri in Italia: Elenco Avvocati e Studi Legali
Donazione: cos’è
La donazione è un contratto a titolo gratuito tramite il quale una parte, capace di intendere e volere, dona un bene o del denaro (che sia "cosa" presente e appartenga al proprio patrimonio personale) a un’altra parte. È valida se è libera, arricchisce il ricevente e questi l’accetta.
Successione legittima: cos’è
È il tipo di successione che avviene in assenza di testamento. Il patrimonio del defunto viene distribuito (in proporzioni diverse) tra gli eredi legittimi: coniuge; figli (legittimi, naturali, adottivi); genitori e ascendenti (nonni, fratelli); parenti (fino al 6° grado).
Matrimonio: articoli codice civile
Gli articoli del Codice Civile che disciplinano il matrimonio, letti agli sposi durante la cerimonia (concordataria, acattolica, civile), sono: Art. 143 Diritti e doveri reciproci dei coniugi; Art. 144 Indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia; Art. 147 Doveri verso i figli.
Separazione e alimenti
Dopo la separazione, a prescindere da chi l’ha voluta, se un coniuge versa in stato di bisogno o non è in grado di provvedere economicamente alle proprie esigenze personali di base (mangiare, vestirsi, ecc), l’altro coniuge è obbligato ad aiutarlo versando gli "alimenti".
Adozione minori: casi particolari
Pur mancando tutti i requisiti di legge, possono essere adottati: gli orfani che hanno parenti entro il sesto grado o persone con cui hanno rapporti stretti che vogliono adottarli; i figli che il proprio coniuge ha avuto da una relazione precedente; gli orfani portatori di handicap.