Adozione di minorenni

L'Adozione di minori in stato di abbandono

Requisiti per l'Adozione di minorenni

Per poter adottare un bambino bisogna essere in possesso di determinati requisiti.

Requisiti della coppia. Possono far richiesta di adozione di minorenni le coppie sposate composte da uomo e donna il cui matrimonio duri da almeno 3 anni, o che abbiano convissuto per almeno 3 anni consecutivi prima delle nozze. Inoltre, la coppia deve avere 18 anni in più rispetto al bambino ma non superare i 45 anni di differenza. Infine, deve risultare idonea, cioè essere in grado di prendersi cura del minore, mantenerlo, istruirlo ed educarlo.

Requisiti del minore. Anche un bambino deve avere alcuni requisiti per poter essere adottato. Oltre ad essere minorenne, infatti, è importante che ci sia lo "stato di adottabilità", cioè che il Tribunale dei Minori dichiari che il bambino si trova a vivere in uno stato di abbandono, perché né i suoi genitori né i suoi parenti stretti si prendono cura di lui.
Se ha 14 anni, è richiesto il suo consenso all'adozione. Non è richiesto se ha 12 anni o meno, ma il giudice può comunque decidere di ascoltare il suo parere.

La domanda. Per poter adottare un bambino, bisogna compilare una domanda da consegnare al Tribunale dei Minori. Il Tribunale verifica i requisiti e fa partire una vera e propria indagine sulla coppia, andando ad analizzare la situazione economica, l'ambiente familiare, le condizioni di salute ed anche le ragioni che hanno spinto i coniugi a fare richiesta.

Affidamento preadottivo. Prima di prendere una decisione definitiva, il bambino viene affidato alla coppia per un po' di tempo (di solito un anno, ma prorogabile), per capire se può esserci compatibilità con la nuova futura famiglia. In questo caso si parla di affidamento preadottivo, al termine del quale il Tribunale decide se è il caso di accettare la richiesta di adozione o meno.

Figlio legittimo. Una volta accettata la richiesta, il bambino entra a far parte della nuova famiglia come figlio "legittimo", cioè come se avesse un legame di sangue con i nuovi genitori, tanto da assumerne sia il cognome che i diritti ereditari. Con la famiglia d'origine, invece, non mantiene alcun tipo di rapporto, ma resta comunque il divieto di sposare parenti troppo stretti.
Se lo desidera, a 25 anni può richiedere al Tribunale di vedere i documenti sulle sue origini e sull'identità dei suoi veri genitori. Se ci sono problemi di salute di natura psicofisica, questa richiesta può esser fatta anche a 18 anni.

Adozione di minorenni: Elenco Avvocati e Studi Legali
Matrimonio Religioso Cattolico
È l’unione nuziale che viene celebrata da un ministro di culto cattolico (il sacerdote). Ha valore per il diritto canonico ma non per quello civile (va trascritto nei registri civili). È uno dei 7 sacramenti, ci si può sposare solo se si sono ricevuti quelli del battesimo e della cresima.
Matrimonio Civile: officiante
L’officiante, ossia chi celebra e unisce in matrimonio la coppia, deve essere un ufficiale di stato di civile. È però possibile, previa richiesta e autorizzazione del comune, essere uniti in nozze anche da un amico, un parente, purché non abbia perso i diritti civili (es.: non è interdetto).
Successione legittima: cos’è
È il tipo di successione che avviene in assenza di testamento. Il patrimonio del defunto viene distribuito (in proporzioni diverse) tra gli eredi legittimi: coniuge; figli (legittimi, naturali, adottivi); genitori e ascendenti (nonni, fratelli); parenti (fino al 6° grado).
Matrimonio Acattolico: cos’è
È un’unione religiosa con valore legale (effetti civili). L’atto di matrimonio va inserito nel registro stato civile. È celebrato da un ministro di culto non cattolico (es. ebraico, metodista, valdese, ecc). È lecito per lo Stato, in virtù dell’intesa firmata tra Stato e confessione religiosa.
Matrimonio Civile: impedimenti
Per legge il matrimonio non può essere celebrato, o può essere invalidato, se: vi è legame di sangue o legame di parentela stretto tra i membri della coppia (es. fratelli, anche adottivi); se su un partner pende l’accusa di omicidio o tentato omicidio dell’ex coniuge dell’altro partner.
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