Pirateria informatica

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Pirateria informatica: definizione e significato

La pirateria informatica è un insieme di operazioni considerate dal nostro ordinamento del tutto illegali, compiute attraverso l'utilizzo di strumenti informatici (Pc ma non solo).
Si tratta di attività in grossa parte strettamente collegate al Diritto d'Autore: riguardano, infatti, casi in cui per esempio un libro, una canzone, un film o anche un software vengono sfruttati illecitamente da qualcuno, ovvero copiati, venduti, distribuiti senza il consenso di chi li ha creati (o di chi detiene su queste cose i "diritti patrimoniali", cioè può legalmente trarne un certo profitto).

Il fenomeno della pirateria in realtà non è così nuovo e recente come in molti credono, in quanto è sempre stato presente nella nostra società. Pensiamo, per esempio, a ciò che accadeva quando nelle case di molte persone uno degli elettrodomestici dedicati all'intrattenimento più utilizzato era il vecchio videoregistratore: se si desiderava vedere l'ultimo film del regista Tizio uscito un anno prima al cinema, bastava recarsi presso un rivenditore autorizzato e comprare la classica videocassetta dotata di bollino Siae che ne garantiva l'originalità. Già in quegli anni, però, esistevano anche "copie pirata" dei video, materiale duplicato e poi venduto abusivamente in perfetta violazione del diritto d'autore.
Successivamente le videocassette pirata furono sostituite da dvd pirata, tuttora esistenti.

La pirateria online ha semplicemente fatto sì che queste operazioni illegali trovassero nuovi canali e nuovi metodi per poter essere attuate e diffondersi rapidamente: adesso, infatti, basta una semplice connessione ad internet per reperire in rete tutto ciò che si desidera vedere, ascoltare, leggere a costo zero.

Su internet a volte si può essere artefici di operazioni illegali o al limite della legalità senza rendersene conto.
Un esempio riguarda lo scambio di file che avviene tra gli utenti, una questione tuttora al centro di non pochi dibattiti e polemiche all'interno dello stesso mondo giuridico internazionale. In rete esistono siti web e programmi che permettono il "Peer to peer", metodo di comunicazione grazie al quale due o più persone possono appunto "scambiarsi" tra loro i file memorizzati sui propri rispettivi Pc. Le perplessità provocate da questo meccanismo sono dovute al fatto che se da un lato in questo modo spesso si realizza una violazione del diritto d'autore (molte persone ricorrono allo scambio per evitare di comprare copie originali di cd, dvd, ecc.), dall'altro in molti lo considerano come esempio e strumento di libera circolazione delle idee e della cultura su internet.

Oltre al Peer to Peer, un altro metodo di diffusione online di materiale coperto da diritto d'autore è l'utilizzo di siti web che offrono servizi di hosting o cloud.
Si tratta di memorie virtuali al cui interno è possibile caricare/archiviare materiale e decidere se metterlo a disposizione di tutti, passare il link dello spazio solo ad alcune persone oppure tener tutto "riservato". Anche su questi siti web sorgono spesso problematiche di natura legale, in quanto molti utenti caricano prodotti coperti da diritto d'autore, contribuendo così alla loro diffusione illecita in rete.

Esistono, inoltre, operazioni di pirateria che non avvengono su internet, ma di cui ciascuno di noi può rendersi artefice inconsapevolmente. Un esempio è la violazione della licenza d'uso di un software: se sono in possesso di un programma per il quale ho diritto ad un'unica copia di riserva (o di back-up), ciò vuol dire che posso duplicarlo una sola volta; se invece ne creo più copie per installarlo su più pc, sto di fatto violando la sua licenza.

Infine è bene sottolineare come l'appellativo "pirata informatico" attualmente sia attribuito non solo a chi compie operazioni che violano il Diritto d'Autore altrui, ma anche a chi commette furti di account e/o password, si impossessa dei dati di carte di credito, entra nei sistemi bancari per depredare conti, ecc.

Pirateria informatica: leggi.
Dal momento che con la diffusione degli strumenti informatici e del web il fenomeno della pirateria ha assunto notevoli dimensioni, tutti gli ordinamenti a livello mondiale si stanno preoccupando sempre più di trovare un modo per riuscire a debellarlo o almeno a contenerlo.
La stessa Commissione Europea – nel periodo compreso tra giugno e luglio 2014 – ha presentato un piano d'azione il cui fine è quello di combattere le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale che avvengono in rete.

La legge sulla pirateria informatica in Italia attualmente vede come protagonisti da una parte le regole che disciplinano il Diritto d'Autore, dall'altra un documento dell'AgCom - l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – ovvero il "Regolamento per la tutela del Diritto d'Autore sulle reti di comunicazione elettronica" approvato nel Dicembre 2013 ed in vigore da Marzo 2014.

In base a questo regolamento, chiunque sia vittima di una violazione on line deve presentare un'istanza all'AgCom, indicando quale sito ha messo in rete illegalmente i contenuti sui quali ha diritti e chiedendo formalmente la loro rimozione.
L'AgCom, ricevuta l'istanza, fa partire i necessari controlli e, entro 7 giorni, dà il suo giudizio sul caso.
Il sito sotto accusa ha solo 5 giorni di tempo per "difendersi": superato questo limite, l'AgCom procede con le sanzioni, che consistono nell'obbligare il gestore a rimuovere immediatamente quei contenuti oppure disabilitarne l'accesso.
Se il sito è ospitato su un server non italiano, l'autorità può ordinare ai provider italiani (ovvero i fornitori di servizi internet) di bloccarne l'accesso per tutti.

Il regolamento dell'AgCom esclude eventuali interventi rivolti agli utenti che hanno usufruito del materiale illegale, sia quando ne hanno scaricato sul pc le copie illecite, sia quando ne hanno goduto "in streaming" (per esempio hanno visto a costo zero un film direttamente in rete, senza scaricarlo).

Pirateria informatica: pene.
Chi mette in vendita copie contraffatte di un album musicale, un video, un libro, ecc. viola ovviamente la Legge sul Diritto d'Autore.
In base all'articolo 171 di questa legge, l'artefice della violazione viene punito con sanzioni anche penali molto pesanti, come il pagamento di multe che possono raggiungere le 15.000 € e la detenzione in carcere da 6 mesi a 3 anni.

Pirateria informatica: Elenco Avvocati e Studi Legali
Sicurezza informatica aziendale: autenticazione
In base al Codice della Privacy, un’azienda deve sempre assicurarsi che sia proprio il responsabile del trattamento dei dati ad aver accesso agli stessi. Questa persona deve essere, quindi, sempre identificata ed identificabile, tramite l’utilizzo di Username e Password (autenticazione informatica).
Firma digitale
Ha lo stesso valore di una firma autografa e serve per firmare documenti virtuali. Deve essere validata presso un ente certificatore autorizzato (per es. Poste Italiane), al quale va versata una somma una tantum tramite pagamento on-line (quindi per es. con carta di credito). La firma digitale ha validità per 3 anni.
Firma elettronica e firma digitale: differenze
La firma elettronica è una "firma leggera”: non ha valore legale e serve solo per autenticare dati elettronici (per es. una Password).
La firma digitale fa parte delle “firme pesanti” (o “qualificate”): è certificata da un ente, ha valore legale, identifica in modo univoco una persona.
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