Legge sulla Privacy: definizione e Testo unico
La Privacy è il diritto che ciascuno di noi ha di tener riservate le informazioni personali e le notizie sulla propria vita privata, evitando, quindi, che finiscano nelle mani di estranei.
Negli ultimi cinquant'anni, per via dello sviluppo di industria e commercio e, di recente, l'utilizzo degli strumenti informatici (computer e internet in modo particolare), i nostri dati sono diventati il cibo preferito di persone che li hanno utilizzati spesso senza il nostro consenso anche per scopi commerciali. È quello che succede, per esempio, quando riceviamo lettere, email, telefonate attraverso le quali un'azienda pubblicizza un nuovo prodotto senza aver mai avuto da noi il permesso di inoltrarci questo tipo di comunicazioni.
Per difenderci dalla diffusione senza freni delle nostre informazioni private, nel 1996 è nata la "Legge sulla Privacy", sostituita poi nel 2003 dal Codice in materia di protezione dei dati personali, conosciuto anche come "Testo unico sulla Privacy".
In questo testo viene descritto come la legge italiana protegge le informazioni private di ogni persona, in quale modo è possibile utilizzare queste informazioni e soprattutto quali diritti possiamo far valere quando qualcuno viola la nostra Privacy o diffonde i nostri dati privati senza il nostro permesso.
Ogni interessato, infatti, gode di una serie di diritti che vengono in suo soccorso nel caso in cui ci sia una diffusione o un trattamento illecito dei suoi dati. Il primo e più importante tra tutti è il diritto alla protezione dei dati personali, secondo il quale tutte le informazioni private devono essere protette e trattate nel pieno rispetto non solo della legge, ma anche della dignità stessa di una persona.
Chiunque sia in possesso delle informazioni private di una persona, è tenuto a rispettare la legge sulla Privacy.
Approfondimenti sulla Privacy:
- Il diritto alla privacy. Quando le nostre informazioni private sono nelle mani di altri, ciascuno di noi può far valere una serie di diritti...
- La violazione della privacy. Si fa riferimento ad un insieme di abusi che possono essere commessi da qualcuno a danno dei nostri dati personali...
- La videosorveglianza (privacy). Questi impianti vengono installati per vari motivi. Servono, ad esempio, per monitorare l’ingresso delle automobili in zone a traffico limitato o per ragioni di sicurezza...
- Le telefonate indesiderate. Il "telemarketing", cioè quella pratica molto diffusa di contattare una persona tramite telefono per venderle qualcosa oppure promuovere nuovi prodotti...
Il Garante della Privacy
Nel 1996 è nato anche il Garante della Privacy, cioè un'autorità che si occupa solo di questo argomento. Il compito del Garante, infatti, è quello di assicurarsi che la legge per la tutela della Privacy venga applicata in modo corretto e che i dati di ogni singola persona siano sempre protetti.
I dati più importanti da tutelare sono:
- i dati identificativi, cioè quelli anagrafici come nome, cognome, data di nascita ecc, che ci permettono di essere identificati in modo preciso;
- i dati sensibili, cioè tutte quelle informazioni che possono rivelare la nostra fede religiosa, le nostre convinzioni politiche, il nostro stato di salute, ecc;
- i dati giudiziari, ovvero le informazioni su eventuali problemi che possiamo aver avuto o avere ancora con la legge (se per esempio siamo stati condannati o assolti per qualche reato).
Se queste informazioni finiscono nelle mani sbagliate, infatti, possono danneggiarci.
Approfondimenti sul Garante della Privacy:
- Il Garante della Privacy. Si tratta di un ente che si preoccupa solo di questioni che hanno a che fare con la privacy e prende decisioni in modo autonomo...
Il Responsabile della Privacy, il Titolare, l'Incaricato
La legge per la tutela della Privacy chiama ogni persona o soggetto coinvolto nella questione dei dati con termini ben precisi.
La persona proprietaria dei dati viene infatti chiamata interessato, mentre chi li raccoglie e li utilizza per qualche scopo è il titolare. Il titolare, se lo desidera, può dare l'incarico di gestire e controllare il trattamento ad un responsabile. Se si trova in uno stato diverso da quello italiano ma utilizza strumenti italiani per raccogliere e gestire i dati (ad esempio un call-center italiano), il titolare deve nominare un rappresentante nel nostro territorio. Infine, i dati vengono materialmente trattati da un incaricato.
Approfondimenti sulla Privacy:
- Il trattamento dati personali. Per la legge italiana, ciascuno di noi può raccogliere le informazioni private di altre persone, ma può utilizzarle solo per scopi...
Legge sulla Privacy: Elenco Avvocati e Studi Legali
Diffamazione
Se una persona offende un’altra non in sua presenza (per es. parlandone male davanti ad altri) si ha una diffamazione. La vittima può sporgere querela, ma solo se l’offesa è stata fatta in presenza di almeno 2 persone. La condanna per diffamazione prevede fino ad 1 anno di reclusione o il pagamento di una multa.
Trattamento dei dati personali: notificazione
Chi vuol raccogliere ed utilizzare informazioni altrui "pericolose" (per es. quelle su dove si trova una persona in quel momento), deve prima notificare al Garante della Privacy le sue intenzioni. Il Garante valuterà il caso e suggerirà misure di sicurezza per la tutela della privacy.
Consenso al trattamento dei dati personali
È il permesso che una persona concede a chi ha raccolto i suoi dati personali di utilizzarli. Può esser dato dopo aver letto l’informativa, quindi si conosce cosa accadrà a quelle informazioni. Per i dati sensibili (per es. sulla salute) il consenso deve essere sempre scritto.
Diritto all’immagine
È il diritto che ciascuno di noi ha di non veder diffusa o esposta in pubblico la nostra immagine senza il nostro esplicito consenso, se non in casi speciali indicati dalla legge. Di conseguenza, nel momento in cui qualcuno fa circolare una nostra fotografia senza chiederci prima il permesso, possiamo agire per vie legali.
Diffamazione a mezzo internet
Per la legge è diffamazione anche l’offesa realizzata "a mezzo stampa" ed in qualunque altra "forma di pubblicità". Il web rientra in questa categoria per cui, se veniamo offesi da qualcuno su internet, possiamo agire legalmente con una querela per diffamazione.