Contratto di locazione per studenti

Il contratto di locazione per studenti fuori sede

Contratto di locazione abitativa per studenti universitari

Il contratto di locazione per studenti fuori sede è una particolare forma di contratto che prende vita quando il conduttore – la persona, cioè, che può utilizzare un immobile di proprietà altrui pagando in cambio un canone – è appunto uno studente universitario.

Si tratta di un tipo di contratto di locazione abitativo ad uso transitorio in quanto con esso si cerca di soddisfare un'esigenza transitoria della persona, cioè temporanea. Uno studente, infatti, può aver bisogno di un appartamento in cui vivere durante il suo percorso universitario solo per un anno o due, motivo per il quale la normativa italiana ha indicato limiti precisi per questo contratto: la sua durata non può essere inferiore ai 6 mesi né superiore ai 36.

Il contratto di locazione abitativa per studenti universitari può essere stipulato solo se la necessità temporanea è collegata al percorso formativo del conduttore e se l'alloggio si trova in un Comune sede di Ateneo o in una città vicina. Per questo l'inquilino che occupa l'appartamento è normalmente uno studente universitario, ma può essere anche un iscritto ad un dottorato di ricerca oppure uno specializzando.

Il canone dovuto dallo studente per la locazione può essere liberamente concordato con il proprietario, ma non deve comunque superare un importo massimo previsto da accordi territoriali presi tra rappresentanti dei locatori e rappresentanti dei conduttori.

Il rinnovo del contratto è automatico alla sua prima scadenza per un periodo uguale al precedente, purché non si superino in totale i 36 mesi previsti dalla legge.
Lo studente può anche decidere di disdire il contratto perché non desidera rinnovarlo, ma deve comunicare al proprietario la sua intenzione di lasciare l'alloggio almeno 3 mesi prima della scadenza, tramite raccomandata.
La normativa non offre questa possibilità di disdetta al locatore.

Lo studente può recedere dal contratto prima della sua scadenza solo in caso di "gravi motivi" (per esempio ha terminato il percorso formativo prima del previsto, deve trasferirsi presso un'altra facoltà in un'altra città, è costretto ad abbandonare gli studi e tornare nella sua città di residenza per problemi di salute) e sempre rispettando l'obbligo di preavviso di almeno 3 mesi.
In alcuni casi può verificarsi anche un recesso parziale del conduttore: se l'appartamento è stato dato in locazione a più studenti ed uno di loro recede dal contratto, gli altri continuano il rapporto, ritrovandosi però costretti a pagare quote del canone più alte. Per evitarlo, gli studenti rimasti nell'alloggio possono decidere di sostituire il conduttore che è andato via con un nuovo inquilino (studente), ma solo se anche il proprietario dell'appartamento è d'accordo sulla sostituzione.

La sublocazione in caso di contratto per studenti è vietata dalla legge.

Il modello da compilare. Il contratto per studenti deve essere compilato seguendo un modello preimpostato dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
È obbligatorio indicare nel documento alcuni dati, tra cui generalità di locatore e conduttore (o conduttori in caso di più studenti), descrizione dell'alloggio, canone concordato, durata del contratto. In modo particolare è necessario dichiarare che il conduttore è regolarmente iscritto ad un corso universitario presso la città in cui si trova l'appartamento o in un Comune limitrofo.

Agenzia delle Entrate.
Superando i 30 giorni, un contratto di locazione abitativa per studenti deve essere obbligatoriamente registrato presso l'Agenzia delle Entrate, come accade anche ad altri contratti di locazione ad uso abitativo. Le spese per la registrazione devono essere divise equamente tra proprietario e studente.

La cedolare secca nel contratto di locazione per studenti:
la cedolare secca è un'imposta che agevola il proprietario di un appartamento in quanto, se adottata, sostituisce ciò che dovrebbe normalmente versare per via del reddito che percepisce attraverso il canone di locazione (la tassazione Irpef).
Questa opzione può essere scelta anche nel caso in cui il contratto da stipulare sia un contratto di locazione per studenti.

Contratto di locazione per studenti: Elenco Avvocati e Studi Legali
Locazioni: cause sfratto
Lo sfratto è un atto giudiziario, ossia provvedimento emesso dal Giudice. Il locatore può sfrattare l’inquilino, ossia chiedergli di lasciare l’immobile, se: è scaduto o sta per scadere il contratto e non vuole rinnovarlo; l’inquilino è "moroso", cioè non paga l’affitto da minimo 2 mesi.
Diritto di proprietà
Nel nostro ordinamento giuridico la proprietà privata è un diritto. La legge, infatti, prevede che il proprietario di un bene (mobile e immobile) possa disporne e goderne pienamente e in modo esclusivo, purché rispetti limiti e obblighi imposti dalla legge.
Locatore e locatario: chi sono?
In tema di affitto di immobili (contratto di locazione) i soggetti coinvolti sono due: il locatore (cioè colui che dà in affitto) e il locatario (anche detto conduttore della locazione, ossia colui che prende in affitto, quindi l’inquilino).
Proprietà: modi di acquisto
L’acquisto della proprietà corrisponde al momento in cui diventiamo legalmente proprietari di un bene (mobile, immobile). Il nostro ordinamento prevede due tipologie di acquisizione della proprietà:

1. acquisto a titolo derivativo;

2. acquisto a titolo originario.
Proprietà: azione negatoria
È l’azione petitoria a cui ricorre il proprietario di un bene per "negare" l’esistenza di diritti che altri pretendono di avere sul suo bene. Tramite questa azione il proprietario, esibendo prove che attestino il suo diritto, chiede al Giudice di dichiarare del tutto infondate le pretese degli altri.
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