L'impresa commerciale è quell'attività che si occupa di questioni indicate in modo preciso dal Codice Civile: si parla di attività industriali che hanno come obiettivo la produzione di beni o servizi, attività intermediarie di circolazione di questi beni, attività di trasporto, attività bancarie ed assicurative, altre attività ausiliarie.
Per "attività industriali" si intendono non solo quelle di trasformazione delle materie prime ma, generalmente, "tutte le attività che non sono agricole".
Le "attività ausiliarie", invece, sono quelle che alcune aziende svolgono a vantaggio di altri imprenditori, come ad esempio il lavoro di un'agenzia pubblicitaria.
L'imprenditore commerciale è colui che gestisce un'impresa commerciale e deve, per legge, rispettare uno specifico Statuto, per via del quale è obbligato a rendere pubblica la situazione della sua azienda attraverso l'iscrizione ad una sezione del Registro delle Imprese e a conservare per 10 anni le scritture contabili.
Per gestire al meglio l'attività, l'imprenditore commerciale si avvale dell'aiuto di collaboratori che operano in nome e per conto suo, quindi lo rappresentano. Si tratta di ausiliari che possono essere "autonomi" oppure "subordinati" in base al tipo di lavoro che svolgono e al modo in cui lo svolgono.
Gli ausiliari autonomi sono collaboratori esterni che hanno l'incarico di affiancare ed agevolare in qualche modo il lavoro dell'imprenditore. Tra i loro compiti principali rientra soprattutto quello di stipulare contratti, come fa ad esempio un agente di commercio.
Queste persone sono legate all'imprenditore attraverso contratti come il mandato, la commissione, l'agenzia, ecc.
Gli ausiliari subordinati, invece, sono i dipendenti di un imprenditore assunti attraverso un contratto di lavoro.
Per il Codice Civile esistono tre figure di ausiliari subordinati, cioè l'institore, i procuratori ed i commessi:
Imprenditore commerciale e piccolo imprenditore commerciale non sono identici. Il piccolo imprenditore, infatti, è la persona che gestisce un'impresa in cui prevale il lavoro suo e dei membri della sua famiglia e dove i capitali investiti non sono notevoli come quelli necessari per una grossa impresa commerciale. Anche il piccolo imprenditore commerciale deve registrarsi in un'apposita sezione del Registro delle Imprese, ma non è obbligato alla tenuta delle scritture contabili.