Il Registro delle Imprese è un archivio pubblico all'interno del quale sono raccolte tutte le informazioni sulla vita delle imprese ad esso iscritte: vicende economiche e legali, struttura, attività amministrative, bilanci, schede di imprenditori e di soci, ecc.
Pur essendo stato previsto dal Codice Civile già dal 1942, è stato istituito effettivamente solo a partire dai primi anni Novanta ed è diventato operativo dal 1996.
Il Registro è composto da una sezione ordinaria e da alcune sezioni speciali:
Presso l'ufficio del Registro Imprese è presente anche il REA – Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative – cioè un archivio che contiene tutte le informazioni di carattere economico-statistico ed amministrativo anche di chi non ha l'obbligo di iscrizione al Registro, ad esempio associazioni o comitati.
Il Registro viene definito come uno strumento di pubblicità legale: i dati che raccoglie, infatti, sono pubblici. Grazie ad esso, quindi, ciascuno di noi può informarsi sulle condizioni in cui effettivamente versa un'impresa, conoscere le sue vicende giuridiche, capire in qualche modo anche se si tratta di una realtà affidabile o meno. Inoltre, dal momento che sono riportate tutte le vicende di un'attività economica, le varie informazioni che fornisce il Registro sono "opponibili a terzi", cioè possono essere utilizzate come prova in caso di procedimenti legali.
Iscrizione Registro delle Imprese.
L'iscrizione al Registro Imprese è obbligatoria per tutte quelle realtà che esercitano un'attività di tipo commerciale.
Viene normalmente richiesta dal titolare stesso di un'impresa, ma può essere anche "d'ufficio", nel momento in cui per esempio viene segnalata da qualcuno la presenza di un'attività che non ha rispettato l'obbligo di iscrizione. In casi di questo tipo l'Ufficio del Registro invita l'imprenditore tramite raccomandata ad effettuare l'iscrizione entro un certo termine; se l'invito viene ignorato, è il Giudice di Registro (colui che ha il compito di vigilare sulla legalità di iscrizioni e cancellazioni) ad ordinare l'iscrizione attraverso un decreto.
Tutti gli iscritti al Registro delle Imprese hanno l'obbligo di versare il Diritto Annuale, cioè un tributo in favore della Camera di Commercio del territorio in cui operano, il cui importo varia in base all'anno di riferimento ed alla sezione di appartenenza.
Registro delle imprese: PEC.
Negli ultimi anni chiunque stia per richiedere l'iscrizione al registro – oltre che, ovviamente, chi è già iscritto – ha l'obbligo di depositare presso lo stesso anche il proprio indirizzo "PEC". La PEC è la famosa Posta Elettronica Certificata, ovvero un sistema che permette di inviare e ricevere messaggi email che hanno un vero e proprio valore legale e sono paragonabili ad una raccomanda con ricevuta di ritorno.
Le imprese dotate di Pec possono scambiare con altri qualunque tipo di corrispondenza, sia informativa che commerciale e amministrativa. In caso di conflitti o problemi vari, quelle comunicazioni possono essere utilizzate, quindi, anche in sede legale come prova.
Cancellazione dal Registro delle Imprese.
La cancellazione può essere richiesta nel momento in cui un'azienda mette fine alla propria attività e, dunque, alla propria esistenza. Se, infatti, pur avendo smesso di esercitare, nessuno chiede la cancellazione, l'impresa continua comunque a mantenere l'obbligo di versare il Diritto Annuale.
Anche la cancellazione può avvenire "d'ufficio". Ciò accade per esempio quando muore l'imprenditore di un'impresa individuale iscritta o si rende irreperibile, se la maggioranza dei soci di una società semplice recedono e non vengono sostituiti entro 6 mesi, se non vengono compiuti i vari atti di gestione dell'impresa o della società per 3 anni consecutivi oppure – in caso di società di capitali – non viene depositato sempre per 3 anni di seguito il bilancio di esercizio.