Concorrenza sleale: categorie
Le legge (Codice Civile) prevede e reprime tre forme di concorrenza sleale:
1) atti confusori;
2) atti denigratori o di appropriazione di pregi;
3) atti non conformi alla correttezza professionale.
Genitori: obbligo verso i figli
Che la coppia sia sposata, convivente, separata o divorziata, entrambi i genitori hanno per legge l’obbligo di mantenere, assistere, istruire ed educare i figli. Il mantenimento è obbligatorio anche dopo la maggiore età se il figlio non è in grado mantenersi da solo.
Multa e Ammenda: differenza
Sono entrambe pene pecuniarie, cioè consistono nel pagamento di una somma di denaro. La multa è la pena per i reati più gravi (delitti); l’importo varia da 50,00 a 50.000 €. L’ammenda, invece, è prevista per i reati minori (contravvenzioni) e l’importo va da 20,00 a 10.000 €.
Concorrenza: sviamento clienti
È sleale la concorrenza che viene messa in atto per sviare la clientela di un’azienda competitrice. Ad esempio: assumere un dipendente o agente, sottraendolo ad un’azienda concorrente, affinché porti con sé il suo portafoglio clienti.
Diritto di proprietà
Nel nostro ordinamento giuridico la proprietà privata è un diritto. La legge, infatti, prevede che il proprietario di un bene (mobile e immobile) possa disporne e goderne pienamente e in modo esclusivo, purché rispetti limiti e obblighi imposti dalla legge.